Il suo peso può raggiungere gli 80 chili e per carezzargli tutta la testa in un colpo solo servirebbero quattro mani a palma aperta. E’ un gigante, sì, ma buono il pellicciosissimo Leonberger, razza creata artificialmente in Germania nella città omonima allo scopo di generare un cane che replicasse la morfologia animale ritratta nello stemma municipale. E però lì trattavasi di leone… Bizzarra idea, insomma, quella che a metà Ottocento balzò nel capo del consigliere comunale della cittadina Heinrich Essig che, per raggiungere il suo obiettivo, si trasformò in una sorta di chimico della cinologia.
Un pizzico di Terranova, una spruzzatina di San Bernardo, Cane da Montagna dei Pirenei quanto basta ed eccolo lì: nel 1846 il cane a forma di leone, il Leonberger, era servito. Il rischio era quello di ottenere un Frankenstein a quattro zampe. Invece nacque un cagnolone che dei suoi ‘ingredienti’ aveva preso il meglio, tanto da finir per popolare le corti di mezza Europa.
Insospettabilmente agile malgrado la struttura imponente, ha buon carattere. Se fosse per l’indole sarebbe il SuperEroe delle famiglie e dei bambini, che adora. La stazza tuttavia limita la sua diffusione nei microappartamenti di città. Il suo SuperPotere? La padronanza di sé. L’equilibrio con cui sa calibrare l’istinto di difesa, l’attitudine al gioco, il temperamento collaborativo grazie al quale è un cane ‘opportuno’, perfetto per accompagnare il suo umano in ogni circostanza. Comprese le azioni di soccorso, specialmente in mare. D’altronde, buon sangue di Terranova non mente… Certo poi va asciugato. Tutto quanto. Solidarietà.