Altro che mantellino: per esaltare le sue gesta serve minimo un plaid! E’ l’Alano Tedesco (o Danese o Gran Danese, a seconda degli idiomi, ma è sempre lui) un SuperEroe formato gigante che certo con la sua stazza da minipony non passa inosservato. Coi suoi fino a 90 chili di SuperPotente espansività è coccolone, sbaciucchioso e spesso si autoscambia per cane da grembo divenendo… come dire… un pochino oppressivo, ecco, proprio fisicamente! Slanciato nella mole imponente, testone comodamente carezzabile a due mani, lui è grosso grosso ma non sempre lo sa! Come nel celeberrimo e divertente film della Disney 4 Bassotti per un Danese, potrebbe tentar di rannicchiare i suoi 80-85 centimetri sotto ai tavolini da fumo del salotto o rimanere confuso dinanzi a pochi centimetri di ostacolo. Ma se c’è da allungarsi sul divano, allora ecco che per l’Alano non ci sono più limiti pur di conquistare un posto tra due (beh, facciamo anche tre o quattro…) cuscini. Con la conseguenza di sfrattare dalle sedute, data la mole, almeno tre poco fortunati estratti componenti della famiglia. Soluzione? Attrezzarsi con comodi pouf da estrarre alla bisogna, oppure contentarsi di rimanere appollaiati sul bracciolo, aggrappati al telecomando. Oh ma il quattro zampone non sarà mica contento! No perché lui si era messo lì sul divano per stare vicini-vicini, magari col suo ettaro di muso sulle vostre ginocchia e voi ve ne state arroccati altrove: non vale! Ovunque vi rimpiattiate, vi raggiungerà-bacerà-abbraccerà e di nuovo, ripetutamente, pretenderà di stare in braccio; almeno un pezzettino! Non c’è nulla da fare. Non lo si spiccica. Vi vorrà tanto, tanto, tantotantotanto bene!

Così come non sa di essere tanto, non sa nemmeno di essere bello. Bellissimo. Lo dice lo standard di razza che – nell’annoverarlo tra i molossoidi di tipo Pinscher (con tanto di attitudine al salto, soprattutto quando si tratta di allungare un bacino in faccia al suo adorato umano) e Schnauzer (donde l’esuberanza e la gioia di vivere) – prevede che la sua corporatura sia inscritta nel quadrato ed estremamente armoniosa. Perfino la dentatura è allineata in modo regolare, coperta da labbra di tutto rispetto sempre pronte a proiettarsi affettuosamente verso guance umane. Il pelo raso in più varianti di colore, compresa la Arlecchino, lo fa sembrare di velluto, complice la pelle tesa su una muscolatura che deve esser mantenuta tonica a suon di corroboranti passeggiate, corse e giochi. Buonissimo è il suo secondo nome. Anche coi bambini, con cui è estremamente paziente ma che vanno tenuti al riparo dall’espansività di questo SuperEroe dal cuore tenerissimo il cui ‘pat pat’ con la zampa su una spalla piccolina potrebbe atterrare il malcapitato cucciolo d’uomo (ma anche il nonno di casa, eventualmente). Non è un cane per tutti, e per ben gestirlo nel suo essere tanto in tutto c’è bisogno di una mano qualificata nell’educazione fin dai primi mesi di vita. E’ un cagnolone fondamentalmente sano, ma la sua stazza lo espone a torsione gastrica, nonché a problemi articolari e alla displasia dell’anca. Cuore buono ma anche delicato, è soggetto a cardiopatie. In fondo, il suo cuoricione deve pur sempre far funzionare una quasi quintalata di cane…