Col Whippet una quadriglia a perdifiato

Saltellare! Correre a perdifiato! Dammi la palla! Lancia il legnetto! Tiro alla fune! Pappa! Nanna! E’ una continua quadriglia la vita col Whippet di casa. Origini anglosassoni, pelo raso rasissimo che secondo come è messo lascia intravedere attraverso porzioni come l’inguine in controluce, questo levriero pare sia frutto di una elaborazione umana ottocentesca destinata alla caccia in tana. In effetti è affusolato come pochi, e tra i SuperPoteri vanta di certo una impressionante velocità. Più veloce della luce, quando parte all’inseguimento di non-importa-cosa pur di correrecorrerecorrere è capace di travolgere tutto quanto gli capiti in traiettoria, che sia duro come un albero o morbido come un ciuffo d’erba, con effetti variabili in conseguenza. All’umano spetta l’accortezza di effettuare lanci in spazi sicuri per lui.

In casa è il cane ideale: SuperEroe della dolcezza, ordinato, pelo non ne perde, campione di equilibrio attualmente, distante come è ormai dall’originario impiego nello stanare lepri e coniglietti, è soprattutto SuperComodone predatore di divani e poltrone, quando non letti e guanciali, di cui volentieri colonizzerà le parti più soffici. Del resto lui è magrolino e i suoi ossicini a vista riposano volentieri sul morbido.

Se a vederlo così potrebbe parere gracile invece no: il suo SuperPotere della velocità è garantito da una muscolatura compatta e possente, ottima per lo scatto da centometrista che lo fa essere ora qui ora lì nel giro di un nanosecondo, a rasentare la bilocazione. Espressa cotanta energia nel gioco, una volta a portata di cuccia sa farsi dimenticare per ore, come se si autoriponesse in carica per prepararsi a nuove avventure-corse-salti-tiro-baci.

Il suo equilibrio di carattere e l’apparenza chic tendente allo snob non traggano in inganno chi si prepari ad accoglierne uno nella vita: è un cane tanto buono ma non sottomesso per indole. Se lo provocano si trasforma in un SuperEroe temibile, anche capace di un’aggressività che non ci si aspetterebbe, con talenti nascosti come cane da difesa. Guai a lasciargli aprire in passeggiata o in area cani contenziosi su palline e legnetti, o a lasciarlo sfidare sulla corsa: se la potrebbe prendere assai. Poi però gli passa: il Whippet ha buon carattere e non rimugina, non se la lega – insomma – alla zampetta. Un buon sonno a cuccia ed eccolo lì:  «Giochiamo a palla? Mi lanci un bastoncino? Ora salto in braccio, ti do un bacino, facciamo a chi tira di più la fune?» Ad libitum…