Nel precedente articolo, abbiamo dato una breve definizione di “ansia” e abbiamo visto come l’ansia sia qualcosa di più specifico e meno funzionale rispetto alla paura. Adesso cerchiamo di andare a localizzare ancor di più questo ambito emozionale parlando di “fobie”.
Nel prossimo articolo parleremo delle conseguenze psicologiche e fisiche dovute alle paure, le ansie e le fobie: disturbi di percezione, disturbi dell’umore, stress, nevrosi.
Ricordo ancora una volta che la trattazione in questa sede non può essere esaustiva data la complessità di tali argomenti. Ricordo altresì, che anche questo articolo, come il precedente, servirà come introduzione e quindi per meglio comprendere, l’analisi in campo cinofilo.
Auguro a tutti una buona lettura e rimango a vostra disposizione per ogni domanda, dubbio, chiarimento.
Le 4 caratteristiche essenziali delle fobie
Ansia e paura non riescono a completare il complesso mosaico delle particolari manifestazioni psico-somatiche fino ad ora descritte. Come si può notare nella trattazione precedente si fa accenno sempre a qualcosa di più specifico e contestualizzato, atto ad individuare la specifica causa e le conseguenti reazioni. Nel DSM – IV – TR vengono infatti inserite le fobie.
Interessante è lo spunto di Marks (1969) che riassume in quattro caratteristiche essenziali questa forma particolare di paura:
- reazioni non adeguate al reale contesto;
- assenza di controllo razionale;
- non è controllata volontariamente;
- provoca una reazione di evitamento dall’evento percepito come stressogeno.

(Fig. 3.). <>11. Figura 3. Dalla Paura alla Fobia
Secondo questo assunto la paura e la fobia si differenziano quantitativamente per il livello di tensione emotiva. In pratica, posti i due stati ai poli di uno stesso continuum, si avrà una zona di risposta minima ed una di risposta massima possibile propria del soggetto.
La fobia specifica: cos’è e come si divide
✓ F40.2 Fobia specifica: <<[…] paura marcata e persistente di oggetti o situazioni chiaramente discernibili, circoscritte. L’esposizione allo stimolo fobico provoca quasi invariabilmente un’immediata risposta ansiosa>>13.
Tali risposte sono caratterizzate da evitamento, ansia anticipatoria, presenza costante della fobia, scarsa efficienza nelle pratiche quotidiane e sociali. La Fobia Specifica può associarsi ai Disturbi d’Ansia e Disturbi dell’Umore.
Tra le Fobie Specifiche possiamo elencare:
- Tipo Ambiente naturale: causata da elementi naturali quali temporali o comunque rumori tipici dell’ambiente, altezze;
- Tipo Situazionale: causato da situazioni specifiche che possono riguardare anche l’ambiente di vita (luoghi, rumori, ecc.);
- Altro Tipo: Stimoli o situazioni non altrimenti specificati e non classificabili secondo i criteri del DSM.
La fobia sociale
✓ F 40.1 Fobia Sociale: <>14. Tali risposte sono caratterizzate da ansia anticipatoria o paura (anche con somatizzazione neurovegetativa) ed evitamento. La Fobia Sociale può associarsi ai Disturbi d’Ansia e Disturbi dell’Umore.
¹¹P. Meazzini, A. Galeazzi, 1978, Paure e fobie. Analisi, teoria e trattamento terapeutico, p. 43
¹²A. Sims, 2004, Introduzione alla psicopatologia descrittiva, Raffaello Cortina Editore, p. 429
¹³American Psychiatric Association, 2009, Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, Elsevier Masson, p. 476
14 Ivi, p. 483
Andrea Berti: mi presento!
Ciao a tutti gli utenti di My Pet’s Hero.
Quando sono nato avevo una sorella. E’ stata la mia baby sitter, la mia compagna di giochi, la mia unica e insostituibile compagnia. Passavamo tutti pomeriggi sotto al tavolo della cucina o a rincorrerci per casa. Dormivamo insieme. Si chiamava Bully ed era una cagnolina bianca e nera.
Da questa esperienza ho capito, fin da “cucciolo”, che comunicare non è solo parlare, ma è qualcosa di più profondo, che va al di là di qualsiasi apparenza: quando ho a che fare con i cani e i loro compagni umani, lo tengo sempre ben presente.
Mi chiamo Andrea Berti e lavoro nel campo dell’Educazione Cinofila da circa undici anni. I miei campi di azione sono: la relazione e comunicazione Cane-Uomo e Cane-Cane, la relazione e la comunicazione Cane-Bambino e Bambino-Cane, la cura (dal punto di vista comportamentale) di cani con stress, ansie, fobie. Tutto il mio lavoro si basa su metodi provati scientificamente e assolutamente NON violenti e NON coercitivi, da me, per altro, rifiutati e combattuti.
Un po’ di curriculum formativo: laurea magistrale in Scienze dell’Educazione, master in “Operatore con il cane nelle attività e terapie assistite dagli animali” e master in “Istruzione Cinofila” entrambi conseguiti presso l’Università di Pisa, vari stage formativi. Collaborazioni: comunità per minori “Isola che non c’è” di La Spezia, Istituto di Neuropsichiatria Infantile Irccs Stella Maris di Pisa al progetto “Al di là delle nuvole” e al progetto “ Senti chi abbaia”, consultorio cinofilo dell’Università di Pisa.
Attualmente co-titolare, insieme alla Dott.ssa Valentina Nuti,dell’ a.s.d. Pet&Family Group.