Dalla ciotola al corpo…e alla mente!
Tutti sanno che un cane per essere felice ed appagato ha bisogno di lunghe passeggiate, affetto ed educazione da parte dei proprietari e la possibilità di socializzare con i suoi simili; tuttavia molti non sanno che anche un’alimentazione sana e corretta influisce sul benessere psicologico dei nostri animali. Infatti una dieta equilibrata permette al nostro cane di essere in salute, ma anche sereno ed appagato dal punto di vista mentale.
Parliamo innanzitutto di “somatopsichica”, un concetto applicabile anche all’uomo: se siamo in salute ed abbiamo sufficienti energie, allora siamo anche più sereni. Al contrario, un dolore o disagio fisico (come il mal di stomaco provocato da una dieta scorretta) porta nervosismo e irritabilità. Dunque è importante capire che ciò che mettiamo nella ciotola del nostro amico influisce notevolmente sulla sua vita in più ambiti.
Ma come scegliere l’alimentazione corretta?
Le diete proposte sul mercato sono molteplici, i negozi di animali ci offrono infinite opzioni e spesso è difficile capire da soli cosa scegliere. In quest’articolo cercherò di darvi il mio punto di vista riguardo le diverse possibilità alimentari, tuttavia è fondamentale affidarsi al proprio veterinario di fiducia per trovare l’alimentazione adeguata al vostro amico a quattro zampe; ogni cane è diverso poiché è un individuo a sé, dunque è impossibile decidere categoricamente una dieta universale.
Ciò che accomuna tutti gli animali appartenenti alla specie canina è la parentela con il lupo: sappiamo che il cane è diretto discendente del lupo, dunque è senza ombra di dubbio carnivoro. Molte persone possono desiderare per loro stesse una dieta totalmente vegetale, e questa è una scelta di vita personale; tuttavia imporre questa nostra decisione agli animali che vivono con noi è profondamente scorretto. Se rispettiamo i nostri animali, dobbiamo anche rispettarne ed accettarne la natura ca-rnivora, poiché altrimenti non stiamo agendo da Vegani ma solo da persone egoiste. Un cane, messo di fronte alla possibilità di scelta prediligerà sempre la carne piuttosto che i cereali, i legumi o le verdure.
Vi invito a verificare personalmente questa teoria: mettete davanti al vostro cane tre ciotole, di cui una contenente carne, una frutta e verdura ed un’altra legumi e cereali. Osservate poi quale ciotola l’animale consumerà per prima; dopodiché ripetete l’esperimento, lasciando invariato l’ordine delle ciotole: il soggetto si dirigerà subito sulla ciotola contenente carne, poiché è nella sua natura consumare questo alimento. Se qualcuno non riesce ad accettare questa naturale caratteristica del cane, allora gli consiglio vivamente di adottare un animale erbivoro come il coniglio e vivere serenamente con quell’animale domestico, piuttosto che forzare la natura del cane per mero egoismo.
A differenza del lupo, il cane è un carnivoro adattato: la domesticazione e la conseguente vicinanza con l’uomo ha portato il suo organismo a digerire meglio alcuni cibi forniti dagli umani (ad esempio l’amido). Dunque possiamo affermare che il cane è onnivoro poiché la sua dieta è molto varia, ma consuma o meglio dovrebbe consumare) prettamente carne.
Moltissimi proprietari scelgono per il loro amico a quattro zampe il mangime industriale e questa decisione ha i suoi pro ed i suoi contro. Il cibo confezionato è sicuramente più pratico e veloce da somministrare, inoltre garantisce equilibrio nutrizionale poiché è stato appositamente studiato; tuttavia il mangime industriale spesso è fin troppo elaborato e nonostante le etichette molto dettagliate è comunque impossibile conoscere la provenienza di tutti gli alimenti inseriti.
L’alimento più conosciuto è senza dubbio la crocchetta: un cibo molto calorico, con un ottimo rapporto costo-resa e facile da conservare. Tuttavia bisogna fare attenzione e scegliere la marca adatta: alcune crocchette presentano un eccesso di carboidrati, poiché questi ultimi riempiono e danno l’illusione della sazietà. I carboidrati in eccesso, però, non sono veramente nutrienti ed inoltre sovraccaricano il pancreas causando notevoli problemi di salute e digestione. Esistono anche le crocchette senza cereali, le così dette “Grain Free” che sono spesso consigliate poiché più facili da digerire.
Un altro alimento industriale molto famoso è il cibo umido, ovvero le scatolette. Queste ultime sono indicate soprattutto per cani di piccola taglia poiché hanno un costo molto elevato. Il cibo umido è senza dubbio molto appetitoso, infatti molti cani rifiutano le crocchette e consumano invece volentieri il pasto umido. È necessario specificare però, che nelle scatolette sono inseriti maggiori quantità di addensanti e conservanti e che questo tipo di cibo non può assolutamente essere utilizzato per “condire” gli alimenti secchi.
Molti proprietari, infatti, aggiungono un cucchiaio di umido alle crocchette per renderle più appetitose; ciò è fortemente sconsigliato poiché cibo umido e crocchette hanno un tempo di permanenza nello stomaco completamente diverso, dunque quest’unione rischia di provocare dolori o problemi digestivi.
Cosa fare dunque in caso di inappetenza? Prima di tutto è sempre consigliabile rivolgersi al veterinario per escludere problemi di salute. In secondo luogo si potrebbe cambiare tipologia di crocchette, scegliendo una proteina animale diversa e più gradita al cane. O ancora, si può passare direttamente al cibo umido eliminando completamente quello secco.
Un’altra strategia importante è quella di togliere la ciotola ancora piena quando il cane la rifiuta; lasciando sempre il cibo a disposizione rendiamo il pasto meno atteso e gradito ed inoltre diamo al nostro animale la possibilità di gestirsi il cibo in completa autonomia. Se desideriamo che il nostro cane ci consideri e ci accrediti come base sicura, è importante fargli capire che siamo noi a gestire i suoi pasti e che ci sono alcuni momenti nella giornata dedicati al cibo.
Dunque, in caso di inappetenza, il mio consiglio è di togliere la ciotola anche se non del tutto vuota e poi riproporla all’animale dopo qualche ora, fino ad arrivare progressivamente a fissare degli orari precisi durante la giornata. La soluzione ottimale, per un cane adulto, sarebbero due pasti al giorno. Concentrare tutto il cibo in un solo pasto può portare al problema opposto (eccessiva ingordigia) ed inoltre la digestione può risultare difficile, soprattutto per soggetti di grossa taglia.
Oltre all’alimentazione industriale, vi è la possibilità della dieta casalinga. L’alimentazione casalinga non significa far mangiare al cane i nostri avanzi, ma preparare per lui degli alimenti specifici. Il cibo può essere somministrato cotto oppure crudo; nell’ultimo caso parliamo di alimentazione BARF (“Bones and Raw Food”; Biological Appropriated Raw Food”).
Analizziamo prima insieme la dieta cruda, ovvero la BARF. Questo tipo di piano alimentare consiste nel somministrare al cane ossa polpose ben ricoperte di carne, carne senza osso, organi, trippa verde ed in aggiunta un po’ di verdura. La dieta cruda è molto indicata poiché rappresenta quella più naturale per il cane e gli fornisce dunque totale benessere fisico e mentale. Tuttavia alcuni cani non possono consumare carne cruda ed ossa, poiché potrebbero non digerirli o avere problemi di salute che non ne permettono il consumo. Dunque, soprattutto nel caso di una dieta così particolare, è fondamentale un piano alimentare studiato e strutturato appositamente dal nostro veterinario ed adeguato alle caratteristiche del nostro cane.
Possiamo anche scegliere la dieta casalinga vera e propria, ovvero cucinare appositamente carne, carboidrati e verdure. La carne può anche essere somministrata cruda, a meno che non sia quella di maiale che invece deve essere sempre ben cotta. I carboidrati possono essere patate, riso, piselli o zucca; il riso soffiato, invece, va evitato in quanto riempie molto ma non è affatto nutriente. Questo tipo di alimentazione va inoltre integrata con frutta e verdura, uova, ricotta e diverse tipologie di olio. Inoltre i nostri animali hanno bisogno anche di assumere gli Omega3, dunque la carne va alternata con il pesce almeno una volta a settimana, oppure con degli integratori specifici.
Anche in questo caso è indispensabile l’aiuto del veterinario e la pazienza e l’attenzione del proprietario nel verificare quali alimenti il cane tolleri meno e quali invece siano più adeguati.
Ci sono comunque dei cibi che vanno sempre evitati poiché dannosi, poco digeribili o addirittura letali: aglio, cipolla cruda, melanzane, patate con parti verdi o germogli, peperoni, pomodori acerbi, albume crudo, avocado, agrumi, uva, cioccolato. Quest’ultimo, se ingerito in grandi quantità, provoca un gravissimo deficit di Vitamina K che può portare l’animale alla morte per avvelenamento.
Dopo aver analizzato insieme il pasto vero e proprio, parliamo ora degli snacks. Il cane ha bisogno di consumare snack di origine animale, poiché la masticazione è per lui un’attività rilassante ed appagante. Attraverso la somministrazione del masticativo corretto possiamo aiutare il nostro animale a rilassarsi, a sopportare la nostra assenza senza distruggere oggetti in casa e a trovare la calma in autonomia nei momenti che lo richiedono. Quante volte siamo tornati a casa trovando alcuni oggetti di nostra proprietà completamente masticati e distrutti? Ciò accade soprattutto con i cuccioli, ma anche alcuni adulti tendono a distruggere oggetti casalinghi, soprattutto se molto utilizzati dal proprietario. La masticazione e distruzione non è solo correlabile alla noia o, nei cuccioli, al dolore causato dalla formazione della nuova dentatura: i cani, masticando, eliminano lo stress e rilasciano endorfine, dunque è fondamentale inserire quest’attività nella loro vita quotidiana. Il mio consiglio è quello di preferire sempre snack naturali, piuttosto che ossa o masticativi confezionati: le ossa in pelle di bufalo, i Dental Stick e tutti gli snack simili sono poco appetibili ed inoltre sono farciti di sostanze tossiche come le colle sintetiche. Inoltre non è assolutamente vero che gli snack vegetali puliscono i denti, semplicemente appesantiscono il loro stomaco e svuotano il nostro portafogli!
Dunque, quale masticativo scegliere? In commercio ce ne sono moltissimi: nervo di bue, orecchio essiccato (di diversi animali), trippa essiccata, zoccoli, naso di maiale, corno di cervo… anche in questo caso, bisogna trovare lo snack più gradito al nostro cane ed adeguarlo anche alle sue dimensioni e conformazioni fisiche. Ad esempio, i cani brachicefali come il Bulldog Inglese avranno molta difficoltà nel consumare nervi di bue o altri alimenti molto duri, dunque è consigliato qualcosa di più morbido come la carne essiccata o la pelle di nuca.
Inoltre è vero che la masticazione è un’attività naturale, ma l’animale deve imparare a masticare: in caso di ossa lunghe o di grandi dimensioni, proviamo a tenerne noi un’estremità fornendo l’altra parte al cane in modo da evitare che, nella foga, ingoi l’alimento intero. L’educazione alla masticazione è un processo lungo e a volte dispendioso, ma assolutamente indispensabile per avere un cane sereno ed appagato. Iniziamo ad inserire quest’attività nel nostro quotidiano: quando portiamo il nostro amico a giocare, ad un certo punto della passeggiata sediamoci con lui in un luogo tranquillo e diamogli qualcosa da masticare. Magari consumiamo anche noi un piccolo snack (ovviamente diverso dal suo!), in modo da condividere con lui questo momento di relax.
Per concludere, possiamo affermare che il cane è un’animale complesso sia dal punto di vista fisico che comportamentale, e dobbiamo cercare di conoscerlo il più possibile per soddisfare tutti i suoi parametri di benessere. Limitando le nostre attenzioni verso di lui al semplice lanciare una pallina o riempire una ciotola delle prime crocchette trovate al supermercato, stiamo togliendo al nostro animale la possibilità di esprimersi ed a noi stessi il grande privilegio di poterlo ascoltare e comprendere.
Questo articolo è stato scritto da Livia Carnazza in collaborazione con la Dottoressa Sara Liuzzi, medico veterinario comportamentalista ed educatore cinofilo.
Orma di Maya: ecco chi siamo!
Orma di Maya è un’idea nata nel 2013, da Simone e Giulia, ispirandosi alla loro splendida beagle; diffondere una corretta e sana cultura cinofila era il punto cardine di questo ambizioso progetto; a loro si è unita poi Alessandra nel 2016, per occuparsi di alcuni nuovi servizi che si voleva implementare.
Orma di Maya è un’Associazione Sportiva Dilettantistica. Nel corso di questi anni è diventata molto più che una semplice associazione, diventando punto di riferimento per la cinofilia in Piemonte ma non solo, offrendo ai suoi tesserati grandi possibilità di crescita e confronto, grazie anche alla collaborazione con le più importanti realtà cinofile del torinese e non (veterinari, veterinari esperti di comportamento, centri cinofili, negozi per animali, ecc ecc); è stata in grado di creare un importante network che lavora in sinergia, portando dei grossi benefici a tutta la rete.
Orma di Maya è “passeggiate per il tuo cane (dog walker)” ma anche “dogsitter per matrimoni (wedding pet sitter)”, è “educazione cinofila per cuccioli e per cani adulti” ma anche “organizzazione di eventi cinofili di ogni tipo con i più prestigiosi docenti nazionali ed internazionali”.
Ad oggi Orma Di Maya può contare sulla preziosa collaborazione di una serie di figure altamente qualificate nel suo organico, tutte formate nei più diversi ambiti cinofili, come l’addestramento, l’educazione e la pet therapy