Britannico o americano, nelle linee canadese o statunitense, lui non è per nulla un soggetto sfacciato, ma i suoi SuperPoteri sì che lo sono. Impossibile nasconderli, per quel cane d’oro che è il golden retriever. C’è un problema in mare? Eccolo lì in tenuta da bagnino (ha perfino il pelo idrorepellente!) arrivare a salvare dal furore dei flutti il malcapitato di turno riportandolo all’asciutto. C’è qualcuno ostaggio di un incendio? Eccolo in divisa da pompiere raggiungere in punta di polpastrelli la persona evitando crolli per condurla o trascinarla lontano dal fumo. Terremoti o esplosioni intrappolano qualcuno sotto le macerie? Arriva lui, con la pettorina da protezione civile, a segnalare la vittima ai soccorritori affinché venga raggiunta e tratta in salvo. E così eccolo nelle corsie d’ospedale con il camice da infermiere per la pet therapy, o come assistente di poltrona del dentista a tranquillizzare bambini e adulti con la paura del trapano. Al fianco dei disabili è un partner perfetto, capace di guidare non vedenti quanto di passare stampelle e aprire stipetti per chi non può temporaneamente o meno.

Che dire? E’ l’incarnazione di una tale quantità di SuperPoteri da non potersi nascondere. Così, se molti dei nostri cani per la maggior parte del tempo sono SuperEroi in pectore, per così dire, ben dissimulati in sonori pisolini a pancia all’aria nelle loro morbide cucce, lui – il cane da riporto dal manto dorato – non può: ben lungi dall’avere l’indole dell’esibizionista, però è bello e bravo di suo anche fermo e zitto.
Sì perché d’oro a ben guardare il golden retriever ha in primo luogo il carattere: con quello si applica a imparare come meglio essere d’aiuto e fornire il proprio contributo nel contesto in cui si trova. Famiglia in primis, e chi ne ha uno come compagno di vita lo sa: pacioso e giocoso, amabile coi bambini e delicato coi più anziani, lui è un SuperEroe della tenerezza e dell’allegria. Spesso assimilato al Labrador quanto a temperamento, in realtà si distingue morfologicamente per il pelo lungo (sempre nei toni del dorato dal bianco al rossastro) e la coda sfrangiata, certo, ma anche per più spiccate sensibilità e pacatezza. Obbedienza ed equilibrio ne fanno il SuperEroe della calma olimpica, collaborativo perché ama rendere felice il suo umano. Rispetto al Labrador è più protettivo, ma come il cugino a pelo corto è talmente gioviale da essere inadatto come cane da guardia: in assenza di comandi contrari, potrebbe dare la zampa di benvenuto agli intrusi. Vi sta già aiutando nella scelta di comprare nuove pantofole rosicchiandovene una? Eh… ci sta! Nell’universo dei SuperDog si vocifera stia lavorando ad affinare il SuperPotere da personal shopper…