I fiori di Bach sono dei meravigliosi rimedi naturali che mirano al riequilibrio delle emozioni di chi li assume. Possono essere assunti da chiunque provi emozioni, quindi sia per noi persone che per gli animali (e dalle piante!).
Con questo articolo voglio parlare dell’utilizzo dei fiori di Bach sugli animali, allo scopo di risolvere i problemi che possono nascere nella sfera emotiva dell’animale a cui ci riferiamo.
Quando un animale mette in atto un comportamento, è perché è spinto da una emozione (dal latino emovere, ovvero portare fuori). Le emozioni generano i comportamenti, e quando vediamo un comportamento che mostra disagio da parte di un animale, si deve indagare sul perché si comporti così, andando a capire cosa prova.
Una volta individuata l’emozione di fondo, si lavora con i fiori di Bach per riequilibrare lo stato emotivo e permettere all’animale quindi di sentirsi meglio e di non avere più la necessità di esprimere il disagio tramite il comportamento.
Ogni problema comportamentale affonda le sue radici nelle emozioni: un cane abbaione potrebbe essere spaventato, potrebbe essere infastidito o potrebbe aver bisogno di sentirsi al centro dell’attenzione. Un gatto che graffia durante le coccole potrebbe non tollerare il contatto fisico, o aver subito un trauma, o essere preoccupato per qualcosa.
Quando c’è di mezzo una emozione in squilibrio, i fiori di Bach sono un’ottima soluzione! Donano serenità, tranquillità, sicurezza e quindi portano all’estinzione dei comportamenti indesiderati. Sono rimedi naturali, privi di controindicazioni, facili nella somministrazione e non comportano alcun effetto collaterale.
La storia della cagnolina Luana
Qualche anno fa mi trovavo in un centro cinofilo in Calabria per un workshop sui fiori di Bach e i cani ed incontrai Gianluca, il proprietario di Luana, una cagnolina con un passato in comune a tanti altri cani: era stata lanciata fuori dal finestrino di una macchina e poi portata in canile.
Dopo diverso tempo in cui Gianluca prestava servizio di volontariato in canile, aveva deciso di adottare Luana e quando ci siamo incontrati, il proprietario mi aveva chiesto aiuto perché la cagnolina si autolesionava le zampe mordendosele e non si riusciva a fare nulla per farle smettere di farsi del male.
Dopo accurate visite veterinarie in cui si esclusero origini patologiche o neurologiche, ci vedemmo per una consulenza e subito ci rendemmo conto che il suo problema era la cattiva gestione dei momenti in cui non si faceva nulla: se Gianluca prendeva un caffè al banco, Luana iniziava a mordersi le zampe, se a casa non c’era nulla da fare, lei si mordeva. Se ci si sedeva un minuto sulla panchina, lei si mordeva, se ci salutava un amico per strada, lei si mordeva.
Qualunque momento di pausa era per lei fonte di grande frustrazione. E così abbiamo iniziato un percorso con i fiori di Bach durato circa 5 mesi, al termine dei quali Luana aveva completamente abbandonato il comportamento perché viveva l’attesa in modo sereno e piacevole.
Oggi, a distanza di anni, se Gianluca decide di prendere un caffè al bar, Luana schiaccia un pisolino per poi, felice, continuare a passeggiata.
Per saperne di più, potete partecipare alla web conference gratuita il giorno 26 maggio 2016 alle ore 21.00. Per maggiori info, contattatemi tramite mail.