Su che tipo di pile usino per garantire le loro sempre SuperPerformance vige il segreto di razza, gelosamente custodito e tramandato di generazione in generazione. Fatto sta che è difficile trovare qualcosa in cui lui, il Jack Russel Terrier, non sia Super per davvero: SuperLavoratore, SuperVeloce, SuperAttivo, SuperGiocherellone, SuperTenace, dotato di SuperOlfatto e SuperPresa di morso, SuperPredatore e anche SuperSaltatore tanto da parere, a volte, addirittura volante. Col mantellino da SuperEroe, poi, chi lo ferma più?
Sì ma dissimula, e la sua piccola taglia inganna. Il motto ‘cane piccolo, impegno piccolo’ con lui non quadra perché davvero lui è un tipino infaticabile. Energia inesauribile, richiede attenzioni, stimoli, passeggiate, presenza insomma, in misura maggiore rispetto ad altre razze magari più pelandrone. Sicuro di sé, il Jack ha temperamento e si tiene in gran considerazione. Fa bene, essendo ricco di talenti, ma ha bisogno di un umano che stia al suo passo ma non alle sue condizioni, altrimenti comanderà il binomio a bacchetta.
Intelligentissimo, i SuperGiochi a 6 Zampe fanno esattamente al caso suo ma amerà anche scavare buche, rincorrere palline e – ahinoi – eventualmente fare lo stesso con l’eventuale criceto o coniglietto di casa.
Attenzione alle convivenze interspecifiche. Del resto lui lo hanno proprio disegnato così: era l’inizio dell’Ottocento quando in Inghilterra John Russel – il reverendo da cui prende il nome – lo selezionò per la caccia alla volpe che stana implacabilmente abbaiando, ma che non uccide. E questo oggidì gli rimane: tra tutti i SuperPoteri quello della lingua sciolta non gli fa certo difetto, anzi è anche un SuperAbbaione. Compagno fantastico per molti. Non per tutti.