Con il rapporto “Animali in città”, Legambiente rivela che in Italia sono pochi gli enti che offrono servizi di qualità e corrette informazioni ai cittadini che possiedono un cane.
Legambiente ha sottoposto un questionario ai Comuni capoluogo di provincia e alle Asl, per conoscere le politiche di gestione degli animali. Da questo sondaggio è emerso che il 90% del campione dei Comuni ha un assessorato e/o un ufficio dedicato al settore, mentre l’82% delle Asl ha almeno il canile sanitario e/o l’ufficio di igiene urbana veterinaria.
Ma il rapporto “Animali in città” evidenzia come ancora il 59% delle città offra servizi e informazioni insufficienti. “Solo il 35% delle città del campione raggiunge un punteggio sufficiente (30 punti su 100), il 3,5% (Modena, Ferrara e Verona) raggiunge una performance buona e il 2,5% ottiene una performance ottima (Terni e Prato)”
Ad esempio, i cittadini che chiamano il Comune in caso di avvistamento di un cane in difficoltà o abbandonato, ricevono un’informazione utile solo dal 57,5% dei Comuni.
Ma vediamo un po’ di dati tratti dal rapporto di Legambiente (guarda qui per conoscere gli altri dati raccolti):
- per quanto riguarda la presenza degli spazi dedicati ai cani, “Il 50,5% dei Comuni ha dichiarato di avere spazi aperti dedicati agli animali d’affezione: 422 aree dedicate ai cani che corrispondono, in media, ad uno spazio dedicato ogni 15.413 cittadini. Anche in questo caso i dati di dettaglio mostrano una realtà assai differenziata tra i due estremi rappresentati da Napoli, dove risulta un’area dedicata ogni 191.914 cittadini, e Siena dove risulta un’area dedicata ogni 3.636 cittadini.”
- Il 90% dei Comuni capoluogo dichiara di avere un regolamento per chi possiede un cane, mentre l’accesso ai locali pubblici è regolato dal quasi 63% del campione, cioè da 2 comuni su 3.
- Solo il 9,4% dei Comuni ha approvato un regolamento e delle agevolazioni fiscali per facilitare le adozioni degli ospiti dei canili.
- Per quanto riguarda la tutela degli animali, il 74% dei Comuni dichiara di avere un nucleo di Polizia Municipale destinato a specifici controlli, mentre il 60% dichiara di aver dotato il proprio personale di lettore microchip per identificare i cani. Ma, purtroppo, come mostrato dal rapporto di Legambiente, “andando a calcolare quanti lettori di microchip sono stati effettivamente distribuiti dai Comuni questi risultano essere solo 135 in tutta Italia, ossia in media 1,2 per Comune capoluogo”.
Qui potrai leggere il rapporto completo e, da pagina 23, vedere il punteggio realizzato dalla tua città per quanto riguarda la qualità dei servizi offerti a chi ha un cane.
E il tuo Comune che servizi offre? Che punteggio ha ottenuto? 🙂