Un rottweiler di nemmeno 4 anni è stato messo sotto sequestro e ora è nel canile di Trento. Si rifiuta di mangiare e il suo umano, Paolo, dice: “Ridatemi Orso. E’ la mia famiglia”.
Ma non è stato portato in canile per maltrattamento o perché il cane ha aggredito qualcuno. Il sequestro è preventivo.
Orso e Paolo sono una cosa sola. Sono una famiglia. Paolo è un ex senzatetto, noto nella città di Trento. Così come è famoso il suo migliore amico: il rottweiler Orso.
Il quattro zampe è conosciuto per essere un cane buono e docile. Che non ha mai fatto male a nessuno. Paolo ora vive in una casa insieme al suo amato cane, che non ha mai creato problemi. Qualche giorno fa, però, Orso è stato portato in canile.
Il suo sequestro è preventivo. Orso, infatti, non ha mai aggredito nessuno. Due donne, però, hanno denunciato Paolo perché avrebbe aizzato il cane contro di loro.
Sequestro preventivo. Il cane usato come un’arma
Paolo e le due donne avevano avuto un piccolo litigio durante il quale, così sostengono le signore, l’uomo avrebbe detto di voler sguinzagliare il cane contro di loro. Minaccia che non si è mai concretizzata.
Alcune fonti dicono che per quanto Orso sia un cane buonissimo è sempre senza guinzaglio. Ed, essendo un rottweiler, un cane imponente di quasi 50 chili, spesso spaventa le persone.
Le donne hanno denunciato l’accaduto e Orso è stato separato dal suo migliore amico.
Ora il cane è nel canile della città. E la situazione è tragica sia per lui che per il suo umano.
Chiuso in canile, Orso si rifiuta di mangiare
Da qualche giorno Orso è chiuso in canile. Il dolce quattro zampe si rifiuta di mangiare. Ma anche il suo umano sta soffrendo molto.
Per Paolo Orso è il suo migliore amico. La sua famiglia. Paolo, infatti, si è barricato in casa e si rifiuta di parlare con chiunque e rispondere alle chiamate dei suoi amici.
Tu cosa ne pensi? Credi sia giusto rilasciare Orso e farlo tornare insieme a Paolo?