La bambina era sparita ormai da più di dieci ore, inghiottita come una moderna Cappuccetto Rosso dai boschi del Queensland, nel nord dell’Australia, là dove il continente si fa più rurale. A nulla erano valsi gli allarmi di ricerca diramati dalla polizia locale per riportare a casa la piccola Aurora, tre anni appena. E in più stava arrivando il buio, la notte prometteva burrasca e quella foresta di dirupi scoscesi si sarebbe fatta più che mai pericolosa e terribile… a casa i familiari della piccola erano disperati. Ma qualcun altro mancava all’appello: Max, il cane di casa.
Sordo e quasi cieco, 17 anni suonati, il cane pastore Blue Heeler, o Australian Cattle Dog, doveva aver seguito la sua piccola amica a colpi di fiuto e sì, grazie a quel suo SuperPotere l’aveva raggiunta e adesso era al suo fianco per scaldarla e darle conforto. Questo a casa però non potevano saperlo.
Al primo chiarore dell’alba, rieccoli in marcia a battere palmo a palmo il bosco misterioso. Finché: “E’ stata la nonna di Aurora a sentirne la vocina. Poi ha incontrato Max, che l’ha raggiunta e l’ha condotta fino al luogo dove si trovava la bambina”, racconta il compagno della donna, Kelly Benston.
La storia ha avuto lieto fine, e tutto grazie al fiuto, al senso dell’orientamento e all’amorevolezza di un cane anziano e disabile. A lui la patente da SuperEroe l’ha data direttamente la polizia: “Bravo Max! Adesso sei un agente onorario”, ha scritto su Facebook il Queensland Police Service.