Una vigilia di Natale come tante, quella del 2013, nella New York che si affanna a perfezionare la lista dei regali sfrecciando dall’una all’altra parte della Grande Mela a bordo di metropolitane affollate. Niente regali per Cecil, il 66enne non vedente la cui ricchezza è solo Orlando, il labrador nero che gli fa da cane guida ormai da anni. E anche quella vigilia, quando Cecil cade sui binari della metropolitana di Harlem, Orlando è lì pronto a trasformarsi in SuperEroe. Per indossare la mantellina d’ordinanza non ebbe il tempo: c’era da intervenire alla svelta per salvare Cecil dal treno in arrivo.
Ed eccolo Orlando che si lancia tra le rotaie e riesce a far riprendere conoscenza al suo Cecil a suon di leccate sul viso. Poi lo tira nel fossato tra i binari, si schiaccia a terra con lui e… il treno passa sopra di loro provocandogli solo qualche graffio. L’America fa di Orlando una star. Lui dissimula, a 11 anni si è abituato a una vita da SuperEroe in incognito.
Ma a 11 anni è anche tempo di pensionamenti. Anche per i SuperEroi come Orlando il cui destino è quello di un rifugio, perché il suo amico Cecil non ha denaro a sufficienza per poterlo mantenere senza il sussidio che spetta al cane come assistente in servizio. Ma è Natale, e gli Stati Uniti si mobilitano per una raccolta fondi che rende Cecil improvvisamente ricco di oltre 100mila dollari piovuti per lui e Orlando in pochissimo tempo. Per loro, a quel punto, si prepara una vecchiaia insieme di serenità, affetto e riposo. L’anziano non vedente e il suo SuperEroe personale.