Dopo la tragedia dell’11 Settembre, circa 10.000 unità furono impiegate per salvare i sopravvissuti e trovare le vittime sotto le macerie.
300 di questi erano cani. Labrador, dobermann, rottweiler, pastori tedeschi e tanti altri cani lavorarono duramente per giorni e giorni, respirando fumo, piombo, amianto.
Pur sottoposti ad un enorme stress, questi cani non si arresero mai. Un pastore belga, dopo 8 ore di lavoro, ebbe un arresto cardiaco. Tornò al lavoro immediatamente dopo essere stato rianimato.
Il pastore tedesco Trakr sentì l’odore di una persona sepolta sotto 10 metri di macerie, riuscendo così a salvare la vita di una donna.
Gran parte dei cani impegnati in questa missione di soccorso sono morti per tumori e malattie polmonari causate dai fumi e dalle sostanze nocive inalate durante il duro lavoro.
Oltre questi 300 eroi, altri 500 furono impiegati per alleviare l’ansia dei parenti delle vittime.