Ma SuperEroi si nasce o si diventa? Nel caso della bassottina Patches la seconda. Sì perché alla bell’età di 9 anni ha deciso che i SuperPoteri della bassottitudine non bastassero più: serviva lo scatto in avanti. E cosa c’è di meglio che diventare bionici?
In realtà, come spesso purtroppo accade, c’è voluto prima l’accidente: un brutto tumore maligno al capino, sempre più grosso e sempre più pericolosamente vicino al cervello e alla cavità oculare. Rischiava la pelliccia, Patches. Ma a salvarle la vita, rendendola un cane bionico a tutti gli effetti, ci si è messa la tecnologia hi-tech che le ha realizzato un cranio su misura in titanio, stampato in 3D e poi trapiantato al posto della porzione di calotta malata che è stata rimossa.
Oggi Jeeg Robot d’Acciaio, mito della prima animazione nipponica, le fa un baffo: la bassottina, operata in Canada dalla dottoressa Michelle Oblak dell’Ontario Veterinary College in sinergia con l’esperta di animali di piccola taglia Galina Hayes da New York, vive ormai da quasi otto mesi vispa e arzilla senza tumore. Ha ripreso a giocare e a infilarsi dappertutto, ma con un SuperPotere in più: il cranio in titanio con cui Patches può ben dire di aver preso a testate la malattia, vincendola. Più SuperEroe di così!