Il suo superpotere insospettabile è di certo il cuore tenero.
Proprio così: il bulldog inglese è riuscito a tenerlo nascosto per quasi un secolo intero, ma la sua vera indole è ad alto coefficiente di coccolosità.
Struttura possente e mascella tutt’altro che volitiva, punto vita non certo di vespa, la storia di questo molossoide d’origine anglosassone si perde nell’epoca barocca per trovare i suoi maggiori fasti nel XVIII secolo. Allora, nel Regno Unito impazzavano le gare di combattimento sportivo tra cani, su cui – manco a dirlo! – si scommetteva, e tori. Era il bull-baiting, in cui il bullodg risultava il cane a miglior prestazione. Solo nel 1835 queste pratiche vennero rese illegali con una normativa contro il maltrattamento degli animali. Intanto però, l’immagine del bulldog inglese era ormai stata associata, nell’immaginario collettivo, a quella di un cane feroce, mascotte di grandi condottieri e di eserciti nelle cui compagini veniva coccolato e viziato rivelando il suo reale super-temperamento: quello di un inguaribile tenerone.
Occhio, però: il suo cuore tenero è anche la sua personale ‘criptonite’.
La particolare forma del muso sacrifica alla tenerezza che ispira un po’ di capacità respiratoria. Sovrappeso ed esposizione agli sbalzi termici sono da evitare per la sua salute cardiaca.
E voi? Quale superpotere avete scovato nel vostro bulldog?