Per noi l’uso del collare elettrico sui nostri amici cani era impensabile. Ora, anche per la Cassazione, l’uso del collare elettrico è reato.
Il proprietario che impone al proprio cane l’uso del collare elettrico commette un reato di maltrattamento di animali ed incorre in una multa di 1000 euro (sentenza n. 50491/2016 depositata il 29 novembre scorso).
La Corte di Cassazione ha quindi confermato la multa imposta dal Tribunale di Trento ad un uomo che aveva fatto indossare al suo cane “un collare elettronico in grado di procurargli sofferenza mediante una scossa emessa dagli elettrodi”.
Collare elettrico provoca dolore e stress psicologico
Il cane del signore di Trento era stato trovato a vagare per le strade della città. Indossava un collare elettrico. La Polizia locale si è occupata di rintracciare il proprietario.
A nulla sono valsi i tentativi dell’uomo di spiegare che il collare era regolato sulla modalità che emetteva solo segnali sonori (anziché scosse elettriche).
Infatti, come dichiarato dal Tribunale di Trento e poi confermato dalla Cassazione “è da escludersi l’idea che un collare in grado di emettere sia impulsi sonori sia impulsi elettrici fosse stato acquistato e fatto indossare al cane solo per usarlo per gli impulsi sonori“.
Per la Suprema Corte, il collare era acceso e poteva essere attivato con un telecomando a distanza. Questo, quindi, era in grado di dare scosse elettriche che causano dolore fisico oltre che stress psicologico al cane.
1500 euro di multa per inammissibilità della difesa
Il tribunale di Trento e la Cassazione hanno quindi decretato che la difesa dell’uomo era inammissibile. Per questo motivo, il signore ha dovuto pagare 1000 euro di multa e le spese processuali. E a questi si aggiungono 1500 euro alla Cassa delle Ammende per la inammissibilità dei motivi con i quali ha tentato di difendersi.