Il mio cane (un dolcissimo amstaff di 3 anni) in casa è bravissimo, ma fuori è “leggermente” dominante con gli altri cani maschi.
Ovviamente non è colpa sua. Era il mio primo cane, non sapevo bene come comportarmi: quando l’ho preso, a 6 mesi, era terrorizzato da tutto e tutti e non l’ho mai fatto socializzare con i suoi simili per non metterlo in situazioni difficili per lui.
Con la piccola di casa (una pitbull, di un anno), invece, ho frequentato un corso di educazione di base e con lei ho capito l’importanza di far socializzare i cani: sia cuccioli che adulti.
Ma partiamo dall’inizio. Cosa vuol dire socializzare?
Socializzare un cane significa che questo impara a stare con i propri simili, con l’uomo e a conoscere il mondo, senza stress e senza conflitti.
Secondo la “Scuola cinofila il mio cane“, il secondo e il terzo mese di vita del cucciolo sono fondamentali. In questa fase è molto importante far conoscere al cane i suoi simili, gli umani e l’ambiente che lo circonda.
Un cane dovrebbe conoscere tanti suoi simili, di qualsiasi razza e dimensione essi siano. “Per un bassotto può essere complesso comprendere i messaggi inviati da un San Bernardo, anche solo per la diversa tonalità dell’abbaio o del ringhio, oppure comunicare con cani a cui sono state amputate la coda e le orecchie (considerando che queste parti del corpo sono essenziali per decifrare i messaggi dell’altro)”.
Passiamo al lato pratico. Mi sono chiesta, come posso far conoscere al mio amstaff, ormai grandicello, altri cani, senza problemi? Ecco alcuni consigli pratici.
Dove far incontrare i cani per la prima volta?
Il primo incontro tra cani che non si conoscono, sia adulti che cuccioli, deve avvenire in un luogo neutrale, ad esempio un parco. Questo perchè i cani tendono a difendere il loro territorio e quindi essere più dominanti e aggressivi se li portate un loro simile in casa.
Lo spazio dovrebbe essere ampio in modo da permettere ai cani di conoscersi con calma e allontanarsi in caso la situazione si “surriscaldi”.
Come far socializzare i cani?
Tieni il cane al guinzaglio e cerca di non intrometterti “controllando però che gli animali non assumano atteggiamenti di sfida eccessivi (quali ad esempio il guardarsi ripetutamente negli occhi)”.
Alcuni educatori consigliano di “far conoscere i cani (sempre tenuti al guinzaglio) percorrendo traiettorie rettilinee e ponendo gli esemplari uno affianco all’altro evitando così un confronto diretto e l’inevitabile e conseguente atteggiamento aggressivo (il guardarsi dritto negli occhi o l’alzarsi sulle zampe posteriori)”. Dopo qualche minuto, quando l’atmosfera è rilassata, i cani potranno avvicinarsi lentamente. “Sarebbe inoltre opportuno, prima di lasciare i cani liberi, essere certi della loro simpatia l’uno per l’altro, stabilendo una serie di appuntamenti (meglio se ravvicinati nel tempo) per far sì che aumenti tra loro la famigliarità , e con essa, il senso di stima e fiducia”.
Può capitare, durante una passeggiata, di incontrare altri cani.
Ecco le cose da non fare:
L’educatrice Valeria Rossi del blog Ti presento il cane consiglia di non prendere in braccio il cane (in modo da non scatenare la territorialità e far si che diventi un’accattivante preda) e chiedere informazioni sul carattere dell’altro cane al proprietario. (Leggi anche come avvicinarsi ad un cane che si incontra per strada)
Se hai un cucciolo ed incontri un cane adulto, non preoccuparti: “La reazione dell’adulto nei confronti del cucciolo può essere di interesse , di indifferenza o di sopportazione: difficilmente si riscontrano episodi di aggressività, al più episodi di “educazione” in cui l’adulto spiega al cucciolo di aver sbagliato, sgridandolo in modo apparentemente aspro ma senza produrre danni fisici”.
Un cucciolo non viene percepito come minaccioso.
Viva le puppy class!
Quasi tutti i corsi di educazione per cani offrono “puppy class”, cioè classi di socializzazione tra cuccioli. In queste occasioni, i cuccioli giocano liberi tra di loro, in spazi recintati, mentre gli educatori danno utili consigli ai proprietari sul comportamento dei loro amici.
Se non vuoi frequentare queste puppy class (io con la mia pitbull l’ho frequentata: un’esperienza utile per lei, ma soprattutto per me. Ho imparato tante cose sui cani e fatto nuove amicizie), “Ti presento il cane” consiglia di non sottrarre il cane ad “incontri con i suoi simili, persone e elementi della vita quotidiana.
P.s: con il mio amstaff di tre anni, ho iniziato un percorso di riabilitazione per fargli passare tutte le sue paure e renderlo più sicuro di se, insieme ad un educatore. Dopo due mesi, sono riuscita a portarlo a passeggio in un posto affollato e rumoroso senza che avesse (troppa) paura e con gli altri cani non ha mai ringhiato. Sono davvero fiera di lui! 🙂
Hai mai fatto socializzare il tuo cane? Come ti sei comportato in quel caso?
Ecco alcuni approfondimenti che potrebbero esserti utili:
- Ti presento il cane, Socializzazione del cucciolo
- Scuola cinofila il mio cane, il periodo di socializzazione
Autore: Nicoletta