Come misurare il benessere dei nostri super cani?
La Dottoressa Maffi ci spiega che “la capacità da parte dell’uomo di misurare il benessere, rappresenta oggi un campo di studio molto importante ed attuale e può essere utile per molti ambiti, ad esempio:
- durante gli studi per valutare il benessere, si può migliorare anche la conoscenza biologica complessiva delle specie.
- Valutare il benessere permette inoltre di vedere se si è stabilito un adattamento reciproco nell’ interazione uomo – animale.
- Dando una definizione di quello che è il benessere può essere utile poi per sapere quindi in che modo si può agire per migliorare la qualità della vita degli animali.”
In genere, per valutare il benessere dei super cani, vengono presi in considerazione tre tipi di approccio scientifici :
1) Il primo approccio è basato sui “feelings” (sensazioni soggettive) dei super cani.
Come spiega la Dottoressa, questo approccio “Parte dal presupposto che gli animali possono avere delle esperienze soggettive, quali stati affettivi ed emozioni, quindi possa percepire determinate situazioni come piacevoli o spiacevoli. Le misurazioni vengono effettuate con tests di preferenza (l’animale viene posto davanti ad una scelta, si valuta quanto è disposto a spendere in energie per effettuarla).
2) Approccio “funzionale” basato sulle funzioni biologiche “normali” degli animali;
Allo stato di benessere deve corrispondere un funzionamento normale dell’organismo e dei suoi sistemi biologici. Vengono valutati, ad esempio, lo stato di salute, la longevità, il successo riproduttivo.
3) Infine, l’approccio “naturale” “basato sulla possibilità di esprimere il repertorio comportamentale della specie”, spiega la Dottoressa Maffi.
“Va tenuto presente a tal proposito che il comportamento può essere considerato il primo segno di risposta adattativa insieme alle altre variabili biologiche e può fornire una visione completa dell’unita bio-psicologica o psicosomatica”.
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