“Un pit bull ha morso il braccio del suo proprietario. E’ un cane pericoloso!”
Ok, è vero. Il protagonista di questa storia è un pit bull di nove mesi che ha morso il braccio del suo proprietario. Ma non è aggressivo. Anzi è un eroe. Casomai è il suo proprietario ad essere pericoloso.
Siamo in New Mexico, ad una festa. Il proprietario del nostro eroe ruba le chiavi della macchina di una ragazza per poi poterla rincontrare. La contatta su Facebook, le dice di avere le chiavi e con questa scusa riesce a portarla a casa sua.
Qui inizia a farle delle avance sessuali. La ragazza riesce a chiamare la polizia, ma Gabriel, il proprietario del pit bull, in evidente stato di alterazione, la spinge giù per la rampa di scale e ordina al suo cane di attaccarla.
Ma l’intelligenza e l’amore del super cane ha avuto la meglio sulla cattiveria del suo proprietario.
Il pit bull, infatti, ha attaccato, si, ma non la ragazza. Bensì il braccio di Gabriel, permettendo così alla giovane di sfuggire all’aggressione.
Questa storia, purtroppo però, non ha un lieto fine. Gabriel è stato arrestato, ma il super cane è stato messo in isolamento per dieci giorni (in America è il periodo obbligatorio di isolamento per i cani che hanno morso una persona). Ma la cosa peggiore è che il super eroe è stato poi restituito al suo proprietario.
La sentenza ha scatenato le proteste degli animalisti, ma la legge parla chiaro. In New Mexico il cane è considerato una proprietà. Gabriel aveva quindi il diritto, tutelato dalla legge, di avere di nuovo il suo cane.
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