24 cani anti-bomba sono stati uccisi da un’azienda statunitense di sicurezza, in Kuwait.
“Sono stati uccisi con umanità”. Questa è una delle dichiarazioni lasciate dall’azienda, che afferma che i cani sarebbero stati uccisi perché malati. In realtà, le immagini che sono state diffuse smentiscono questa frase: i corpi dei cani sono ammassati in un corridoio e un addetto alla sicurezza tiene un piede su uno di loro.
Una associazione animalista del posto, la Kuwait Animal Rescue Unit, ha denunciato questo evento. Secondo l’associazione, i quattro zampe sono stati uccisi dopo che l’azienda di sicurezza statunitense ha perso il contratto con una compagnia petrolifera locale. Questo contratto prevedeva un pagamento di 9.900 dollari al mese, per ogni cane.
Un portavoce della compagnia petrolifera ha dichiarato che l’azienda è estranea ai fatti, sostenendo che il contratto è stato annullato dopo che i cani hanno fallito l’individuazione di alcuni esplosivi durante un test.
L’azienda si sicurezza, invece, sostiene che gli animali sono stati uccisi perché anziani e malati: alcuni soffrivano di displasia altri avevano tumori. Alcuni quattro zampe sono andati incontro alla morte perché erano diventati troppo aggressivi.
Secondo l’associazione animalista i cani sono stati uccisi in segno di vendetta di alcuni lavoratori dell’azienda di sicurezza che non avevano più ricevuto lo stipendio da aprile.
I volontari sono preoccupati per altri 90 cani, che ancora sono in gestione dell’azienda di sicurezza.
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Fonte: La Zampa