Dopo avervi dato qualche spunto di riflessione sulla scelta del cane, riprendiamo e approfondiamo ulteriormente l’argomento. Ora le domande che vorrei porvi sono: cosa ci aspettiamo dal nostro cane, perché? Mentre lui, cosa si aspetta da noi?!
Il cane prova tante emozioni!
Gli studi, da circa 30 anni a questa parte, con varie interpretazioni e dibattiti, ci suggeriscono di pensare al cane come ad un animale che prova emozioni. Le ricerche dimostrano che si è andato oltre al concetto che il cane risponda soltanto agli stimoli con azioni più o meno appropriate.
Noi ci pensiamo mai? Alcune di queste emozioni le riconosciamo senza ombra di dubbio, siamo assolutamente certi della felicità che prova il nostro quadrupede al nostro rientro a casa. Quello scodinzolare armonioso così carico di emozione che lo sbilancia da un a parte all’altra è inconfondibile!
Beh, ce ne sono molto altre, anche se meno riconoscibili, e tutte queste emozioni influenzano in maniera eloquente la modalità espressiva del nostro cane. Insomma, in base alle emozioni che il nostro cane prova in quella determinata situazione, o, prevalentemente durante la sua giornata, riusciamo a dare un volto al suo umore. Avrà un atteggiamento gioioso se sarà pervaso da emozioni e sensazioni positive nei confronti del mondo che lo circonda e di conseguenza avrà un carattere più aperto, giocoso e collaborativo; insomma, lo definiremmo un simpatico giocherellone.
Dobbiamo cercare di mantenere la relazione con il nostro cane su questa lunghezza d’onda, basare la nostra giornata e le ore che trascorriamo con lui in maniera più positiva possibile: questo è quello che si chiama tempo di qualità. Proprio per questo motivo, nell’articolo precedente, accennavo che fosse bene che il cane che avremmo desiderato accogliere in casa avesse delle caratteristiche comportamentali e caratteriali il più vicino possibile al nostro profilo familiare; se abbiamo interessi simili sarà molto più facile legare e mantenere un rapporto attivo ed equilibrato.
Non è nulla di diverso da quello che ci capita tutti i giorni con i nostri amici: anche con loro ci frequentiamo per dare libero sfogo e condividere le nostre passioni più grandi. Il nostro cane super-hero non è forse anche il nostro migliore amico?!
Le emozioni danno un’impronta al comportamento
Riassumendo, le emozioni danno un’impronta al comportamento e più precisamente danno una risposta sull’intensità e la frequenza del comportamento stesso: sono la sua espressione. E’ giusto saper comprendere e stimolare questa modalità di espressione in maniera corretta; ne sono alcuni esempi la sua felicità smodata che ci trascina letteralmente verso l’area cani oppure qualche zampata sui pantaloni nei confronti di amici e conoscenti per accaparrarsi qualche coccola.
Ma cosa c’è alla base del comportamento?
Ogni cane, secondo le proprie caratteristiche di razza e non, dell’ambiente in cui vivrà, oppure ha vissuto, dalle aspettative o da ciò che ricerca nel mondo, avrà delle proprie e specifiche motivazioni: queste sono il vero motore del comportamento. Sono il motivo per cui ogni individuo, unico nel suo genere, protende a svolgere una determinata azione. Ogni cane compie volutamente un’attività esprimendo una motivazione, mentre all’inverso, quando non esprime una sua motivazione compirà un’azione mosso più dal dovere che dal piacere. Il cane è di fatto appagato nell’esprimere le sue motivazioni prevalenti e al contrario è decisamente frustrato quando non riuscirà a farlo.
Perciò anche durante l’educazione e il training con il nostro cane è bene tenere conto delle sue motivazioni ed emozioni. L’approccio cognitivo antropologico basa il proprio metodo proprio su questa concezione. Si stimolerà il cane con obiettivi sempre nuovi, mantenendo e trasmettendo sempre sensazioni gradevoli. Un cane felice dovrà sviluppare in maniera plastica tutte queste motivazioni e sapere dosare le emozioni in campo.
Questo è il nostro compito, nostro! Quando abbiamo deciso di far vivere un cane con noi, oltre a soddisfare i suoi bisogni primari (una casa calda dove riposare ed essere sicuro e avere a disposizione buon cibo con acqua sempre fresca), dobbiamo soddisfare anche il suo bisogno di realizzazione e dedicare il tempo necessario a sviluppare le sue passioni.
A volte sono espresse alcune motivazioni che per varie ragioni non sono in linea con il contesto urbano in cui vivono i nostri cani; un esempio lampante è il cane che al parco rincorre runners e biciclette. In questo caso è ancora più importante l’intervento del proprietario. In questa condizione dovremo concentrarci, molto spesso con l’aiuto di una figura professionale come l’educatore o l’istruttore cinofilo, a sviluppare le motivazioni un po’ più sopite in maniera da poter estendere il panorama in cui il cane sarà appagato.
L’impegno per scoprire tutte le sfaccettature del nostro pet hero è davvero molto, ma la soddisfazione di vivere in armonia con il proprio cane è ancora maggiore. Chissà se oltre a stimolare un benessere fisico, dandoci uno spunto per qualche passeggiata giornaliera, stare con il nostro cane può aiutarci a raggiungere anche un benessere mentale, aiutandoci a superare lo stress quotidiano facendoci vivere la vita con il sorriso e stimolando la nostra mente a propendere per le emozioni positive.
Alex Canclini: mi presento!
Dal 2013 opero come educatore professionista, attraverso consulenze mirate all’interno del nucleo familiare, per aiutare i proprietari ad apprendere il linguaggio del cane e attuare comportamenti utili ad evitare l’insorgere di problematiche comportamentali. Inoltre collaboro con alcune associazioni sportive dilettantistiche per la promozione di discipline cinifilo sportive come, ad esempio, la rally o’, l’ attività in acqua e l’ attività di ricerca olfattiva.
Mi sono specializzato in queste tre discipline in quanto mi hanno sempre affascinato e vorrei far incuriosire anche i lettori, spingendoli a provarle e a mettersi in gioco. In questa rubrica proporrò alcuni articoli di interesse generale per spiegare dal mio punto di vista come condividere al meglio la vita con il proprio cane, sviscerando le individualità e traendone il meglio, senza tralasciare l’educazione e gli aspetti ludici, per consolidare un durevole e piacevole rapporto di intesa.